SOSTITUZIONE PROTESI AL SENO

LA SOSTITUZIONE DELLE PROTESI AL SENO

L’intervento di sostituzione delle protesi al seno è adatto alle donne che hanno subito un intervento di mastoplastica additiva che vogliono rimuovere le vecchie protesi. Ciò per sostituirle con protesi mammarie di nuova generazione.

La procedura

L’intervento di sostituzione delle protesi al seno consiste nel rimuovere le vecchie protesi. Nelle pazienti che hanno subito un intervento di mastoplastica additiva vengono posizionate nuove protesi. L’obiettivo è quello di usufruire di protesi di nuova generazione.  Il cambio di protesi mammarie può essere necessario per diversi motivi, come ad esempio:

  • Cambiamenti estetici. Il desiderio di un cambiamento nella forma o nelle dimensioni del seno.
  • Contrattura capsulare. E’ una complicanza che si presenta occasionalmente dopo un intervento chirurgico con protesi mammarie. È una reazione che rende il seno duro e doloroso al tatto.

Rottura protesica o a causa di protesi difettose. Per quanto le probabilità che ciò avvenga sono basse perché vengono posizionate protesi di alta qualità garantite a vita, è uno dei casi in cui viene effettuata la sostituzione. A Villa Arbe, del gruppo Nefrocenter, vengono utilizzate solo protesi di ultima generazione che durano a vita.

L'intervento

L’intervento di sostituzione della protesi al seno varia a seconda del motivo del cambiamento nella protesi. E’ possibile utilizzare la stessa “tasca”: in questo caso, l’operazione è di breve durata. Non c’è quasi nessun dolore postoperatorio e il recupero è generalmente molto rapido. Quando, invece, il cambio delle protesi mammarie ha l’obiettivo di modificare le dimensioni o la forma del seno, potrebbe essere necessario allargare o modificare la tasca. Per questo l’intervento potrebbe essere più lungo in termini di tempo, ma comunque con un decorso post-operatorio solitamente molto agevole. In caso di contrattura capsulare, se la tasca era stata fatta davanti al muscolo, è necessario creare una nuova tasca dietro allo stesso per assicurare la minima probabilità di ripetere la contrattura capsulare. In questo caso, la rimozione della capsula per cambiare la protesi mammaria potrebbe richiedere un tempo chirurgico più lungo.