La chirurgia e medicina estetica intima femminile ha recentemente trovato la sua diffusione. Il mutare dei costumi e dei canoni estetici, dovuto alla caduta dei pregiudizi e l’evoluzione dei rapporti sociali, sta portando sempre più donne, nel mondo, ad avvalersi degli interventi di una branca della chirurgia estetica finora poco esplorata: la chirurgia intima femminile. Il desiderio di correggere un inestetismo o un’asimmetria, di sentirsi più belle, anche per migliorare la propria vita sessuale, spinge sempre più pazienti, giovani e meno giovani, a rivolgersi al chirurgo. Effettuano così interventi come la labioplastica, il ringiovanimento (o aumento) delle grandi labbra, oppure ancora la vaginoplastica (vaginal tightening) o l’imenoplastica.
Nel corso degli anni, le grandi labbra della vagina perdono volume e appaiono vuote. L’aumento delle grandi labbra è un trattamento molto richiesto dalle donne che vogliono abbellire l’aspetto esteriore dei loro genitali e ringiovanire la propria sessualità. L’aumento delle grandi labbra con il filler prevede l’infiltrazione di acido ialuronico nelle grandi labbra senza chirurgia. Non è necessario alcun ricovero e la sessione dura non più di mezz’ora. Il risultato è immediato.
La Labioplastica è un intervento chirurgico attraverso il quale è possibile correggere le asimmetrie o ridurre le piccole labbra per migliorare l’aspetto dei genitali femminili. I risultati sono permanenti e le cicatrici sono minuscole. La riduzione delle piccole labbra è ideale per le pazienti che desiderano armonizzare l’aspetto estetico della vagina e non hanno alcun tipo di controindicazione per eseguire l’intervento chirurgico. I risultati ottenuti sono molto soddisfacenti, perché rendono la donna più libera e sicura di sé anche nei momenti più intimi.
Talvolta, lo strato di grasso che si concentra per via sottocutanea in tutta l’area pubica, può diventare eccessivo al punto da ingrandire la vagina. In tal caso c’è il rischio che l’organo genitale femminile possa assumere un aspetto poco conforme agli attuali canoni di bellezza. Ciò può causare una certa mancanza di fiducia e problemi nella relazione per una donna. La liposuzione del Monte di Venere è un intervento chirurgico che consente di rimodellare l’intera area del pube, estraendo tutto il grasso in eccesso. E’ piccolo intervento che consente un ritorno al sociale molto rapido, in sole 24-48 ore circa. Con la liposuzione del Monte di Venere si eliminano gli accumuli di grasso che non possono essere rimossi con la dieta o l’esercizio fisico, rimodellando l’area, che risulterà più giovane e tonica. L’incisione praticata nel pube per introdurre la cannula per aspirare il grasso in eccesso, in sostanza scompare quando va via l’infiammazione prodotta dopo l’intervento chirurgico. E’ eseguito in sedazione o anestesia locale dagli specialisti di Villa Arbe del gruppo Nefrocenter e il periodo postoperatorio non è particolarmente problematico per la paziente.
La vaginoplastica è un intervento di chirurgia genitale femminile per il ringiovanimento vaginale. Consiste nel rafforzare i muscoli posteriori della vagina, tagliando il tessuto in eccesso per ridurre il diametro. Così, è eliminata la lassità che talvolta può essere causa di piccoli problemi di incontinenza o di una vita sessuale poco appagante. La vaginoplastica, in sostanza, consiste nel correggere la flaccidità, restringendo i muscoli vaginali poi suturati con punti riassorbibili. In questo modo il tessuto della vagina si rafforza e riacquista la capacità di contrarsi. L’operazione dura circa un’ora e mezza e viene eseguita in anestesia locale o sedazione ma, a seconda del grado di allargamento, talvolta è effettuata in anestesia generale. Durante il primo mese dopo l’intervento non è possibile avere rapporti sessuali e si consiglia di non eccedere negli sforzi. E’ opportuno anche indossare abiti comodi che non siano troppo stretti. Tuttavia, entro 4-7 giorni, i disagi post-operatori scompaiono e la paziente può condurre una vita normale tenendo conto delle raccomandazioni del chirurgo.
L’intervento di vaginal tightening è rivolto a tutte le donne che vogliono tornare ad avere rapporti sessuali appaganti, ma anche a coloro che cercano una soluzione per problemi come prolasso vescicale (cistocele) o prolasso rettale. E’ possibile sottoporsi alla vaginoplastica a qualsiasi età e in qualsiasi momento della vita, ma è sconsigliato se si desidera avere una gravidanza. Sebbene non ci siano problemi a partorire naturalmente dopo aver subito una vaginoplastica, i muscoli della vagina perderebbero di nuovo il tono e tornerebbero come prima dell’intervento. Pertanto, è preferibile che la donna non abbia una gravidanza dopo una vaginoplastica in modo che i risultati ottenuti siano permanenti.
L’imenoplastica è un processo chirurgico mediante il quale viene ripristinato l’imene. L’imene è un tessuto fibroso ed elastico che si trova all’ingresso della vagina ed è considerato il simbolo della verginità femminile. Tuttavia, durante la vita, l’imene si può rompere, per i rapporti sessuali o per l’eccessivo sanguinamento mestruale, mentre alcune donne nascono addirittura senza l’imene. Sempre più donne richiedono l’imenoplastica per motivi personali o culturali. È un intervento non complicato che richiede cure post-operatorie minime. Si consiglia semplicemente di sedersi su superfici imbottite i primi giorni per evitare disagi. Durante l’imenoplastica i lembi di imene strappato vengono suturati con un filo riassorbibile; si tratta di una procedura semplice che di solito non dura più di 60 minuti. Qualsiasi donna in buona salute che vuole sottoporsi a un’imenoplastica può farlo, indipendentemente dall’età.
Dopo l’imenoplastica, l’imene ritorna nella posizione iniziale. Il recupero dopo l’imenoplastica è abbastanza veloce. Si raccomandano 24 ore di riposo relativo dopo l’intervento come mera precauzione. Non è necessario allarmarsi se si verificano piccoli sanguinamenti nei giorni successivi alla procedura. L’imenoplastica lascia piccole cicatrici all’esterno della vagina, ma quando guariscono diventano invisibili. Sarà il chirurgo a comunicare alla paziente il periodo esatto di attesa prima di poter avere rapporti sessuali, ma è normale che si possano avere rapporti sessuali durante il primo mese dopo l’intervento. Inoltre, si raccomanda di non praticare un intenso esercizio fisico durante il periodo iniziale.