AUMENTO DEL SENO

Aumento del seno - mastoplastica additiva

Aumento del seno: a Villa Arbe del gruppo Nefrocenter viene utilizzata dagli specialisti una tecnica speciale per ridurre il rischio di contrattura capsulare e il fastidio post-operatorio. Infatti, è ridotta al minimo l’incidenza della contrattura capsulare con nuove tecniche di lavaggio a base di antibiotici. Inoltre, attuiamo continui studi psicologici sulla percezione del miglioramento della vita nelle pazienti che hanno effettuato un intervento per l’aumento del seno.

La mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è attualmente l’intervento chirurgico più richiesto in Italia. La paziente decide di sottoporsi all’aumento del seno dopo che, a seguito di una gravidanza, dell’allattamento o di un dimagrimento importante, ha perso il volume e desidera riguadagnare dimensioni e forma.

Le motivazioni estetiche

Non solo, la mastoplastica additiva è un intervento indicato anche per la donna che sogna da sempre di avere seno più prosperoso. Per ottenere un seno naturale, bello e sodo, è di fondamentale importanza che la procedura sia personalizzata in base alla storia, alla personalità ed al corpo di ciascuna donna.  Lo staff di Villa Arbe è composto da consulenti estetici e da chirurghi plastici che informano e consigliano ogni donna. E’ opportuno scegliere adeguatamente la forma e le dimensioni del seno prima della procedura rispettando ascoltando i desideri della paziente. 

Le fasi della procedura di aumento del seno

Esistono varie fasi che caratterizzano l’intervento di mastoplastica additiva. L’importante è che la paziente segua scrupolosamente le indicazioni degli specialisti, prima e dopo l’intervento. 

1 - L'incontro con il chirurgo

Tutto inizia, dopo la decisione della paziente, con l’incontro con il chirurgo e gli esami preoperatori. Prima di un intervento per aumentare il seno, è necessario un incontro con il chirurgo plastico per capire quale sia la tecnica chirurgica migliore da utilizzare per la paziente.  Durante questo consulto, il chirurgo spiegherà il processo e risponderà a tutte le domande. Inoltre, prima dell’intervento chirurgico sarà importante eseguire alcuni esami per determinare lo stato di salute.

2 - L'incisione

Una volta anestetizzata la paziente, c’è il momento dell’incisione. Il chirurgo plastico esegue l’incisione nell’area che considera possa dare il miglior risultato e in cui la cicatrice risulti meno evidente. Infatti, già durante la prima visita, il chirurgo ha spiegato quale tipo di approccio può essere più adatto: solco peria-reolare, sottomammario o ascellare. Questa decisione viene presa tenendo conto delle preferenze e delle caratteristiche anatomiche della paziente.

3 - La scelta delle protesi

Una volta effettuata l’incisione, viene scelta la protesi. Sebbene in precedenza il chirurgo plastico abbia già spiegato quali dimensioni e tipo di protesi utilizzare, fino a quando non si arriva a questo punto non è possibile sapere esattamente quale sia la protesi più adatta. L’elasticità della pelle, lo spazio fra i seni e le tue caratteristiche anatomiche svolgono un ruolo essenziale per determinare qual è la più adeguata. La vasta esperienza degli specialisti di Villa Arbe assicura che sappiano immediatamente qual è l’approccio più adatto. In ogni caso, per sicurezza, vengono messe a disposizione del chirurgo, in sala operatoria, protesi di una dimensione più grande e un’altra più piccola di quella stabilita durante la visita. Si tratta di protesi di alta qualità che soddisfano tutti gli standard di sicurezza. Infatti, sono in gel coeso, pertanto risultano molto naturali al tatto e regalano ottimi risultati.

4 - Il posizionamento

Una volta scelta la dimensione della protesi, viene inserita. Il chirurgo avrà la possibilità di inserire la protesi con accesso retro-ghiandolare, retro-muscolare o dual plane.

5 - Il recupero

Il chirurgo chiude le incisioni e posiziona una fascia compressiva sul seno. Quando tutto è pronto, la paziente si risveglia dall’anestesia restano qualche ora in clinica prima delle dimissioni.

Complicanze dell'aumento del seno: riduci i rischi

La più nota reazione avversa è la contrattura capsulare, sebbene la frequenza con cui si presenta sia molto  diminuita rispetto al passato,  grazie alle nuove tecniche chirurgiche e all’alta qualità delle protesi che stiamo attualmente utilizzando. A Villa Arbe è consigliato sempre un trattamento di “recupero” durante le settimane dopo l’intervento di mastoplastica additiva, che consiste nella combinazione di speciali trattamenti topici e integratori specifici per evitare la formazione di fibrosi eccessiva attorno all’impianto. Un altro rischio, remoto, è la rottura dell’impianto. Per questo nelle strutture del gruppo Nefrocenter utilizziamo solo protesi garantite a vita in caso che non vanno incontro a rottura e incapsulamento. Per una maggiore tutela delle pazienti, il percorso post operatorio prevede una serie di visite di controllo. Inoltre, per tutti gli interventi chirurgici è possibile sottoscrivere la garanzia di un anno, in maniera tale che in caso di re-intervento, non ci siano costi aggiuntivi.

Il post-operatorio

Nelle prime 48h è possibile provare una sensazione di disagio e senso di oppressione sul seno, per via della fasciatura. Due giorni dopo la procedura di aumento del seno, però, la fascia di compressione sarà rimossa e sostituita con un reggiseno, classificato come dispositivo medico, progettato appositamente per il periodo postoperatorio. E’, infatti, traspirante, antibatterico e in grado di fornire il giusto livello di sostegno e compressione. Durante la prima settimana, di solito fra il terzo e il sesto giorno, si può riprendere una vita praticamente normale, limitando però negli sforzi con le braccia. Dopo 7 giorni circa, si tolgono i punti. Inoltre, dopo le prime 4-6 settimane si può anche riprendere gli allenamenti. L’aspetto rosa della cicatrice inizia a migliorare e la sensibilità della pelle torna pian piano alla normalità.